Fornaci e strumenti per la produzione di ceramica a Veio-Piano di Comunità

Il quartiere artigianale attivo tra la fine del VII e per tutto il VI sec. a.C, legato alla produzione di bucchero messo in luce nel distretto meridionale del pianoro di Veio in loc. Piano di Comunità, ha restituito una quantità notevole di manufatti appartenenti ad alcune parti strutturali delle fornaci rinvenute in situ, insieme ad un gruppo di strumenti impiegati durante le diverse fasi di lavorazione e produzione della ceramica. La vocazione artigianale dell’area, a cui riportano tali rinvenimenti, è probabilmente da ricondursi alla presenza della vicina area sacra indiziata dal ritrovamento di importanti e disparate testimonianze . In questo contributo verranno presentate alcune novità derivanti dallo studio di queste due categorie di testimonianze privilegiandone l’aspetto tecnologico e tipologico e aggiornando alcune considerazioni avanzate in precedenza; l’intento è quello di sottolineare l’importanza di tali rinvenimenti nell’ambito generale delle nostre conoscenze (non approfondite e poco sistematiche) degli impianti di cottura della ceramica di epoca arcaica e più in particolare della tecnologia di produzione del bucchero. Il materiale rinvenuto può essere enucleato in cinque diversi gruppi, afferenti a due categorie di utilizzo: un impiego all’interno delle fornaci, come parte integrante della loro struttura ed organizzazione interna, e uno in associazione al vasellame. Al primo caso fanno riferimento le cosiddette “barre da fornace” (firebars) e i cosiddetti “canaletti”; nella seconda categoria rientrano invece i distanziatori e i sostegni. L’ultimo gruppo, quello delle cosiddette “calotte”, può rientrare in entrambe le categorie in base alle diverse ipotesi di utilizzo.